Ethno’s colpisce ancora nel cuore degli spettatori. Sabato 25 novembre, la giornata è stata interamente dedicata alle donne e al fenomeno del femminicidio che dilaga nella società moderna. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, sono stati programmati numerosi appuntamenti, ad iniziare dalla casa alloggio per anziani del Comune di Laerru e la casa alloggio per anziani del Comune di Martis con “Parole di ispirazione per combattere la violenza sulle donne”. Da Grazia Deledda a Michela Murgia, un viaggio nel tempo per sensibilizzare, anche le persone della terza età, sulla violenza di genere. Un racconto come usava dire Michela Murgia “potente”, a cura di Silvia Piga. Sabato sera, protagoniste le donne, con le loro virtù e fragilità, con le grandi conquiste nel tempo visto che erano considerate il “sesso debole”. E’ stato un percorso culturale e giuridico importante che ancora deve necessariamente progredire. La presentazione del libro di Daniela Piras “Un modo semplice”, entra, con quella semplicità, di linguaggio e di narrazione, nel cuore del lettore. La Piras, insieme alla moderatrice Francesca Arca, ricostruisce una storia sentimentale come tante, dal punto di vista sia femminile che maschile, sospendendo il giudizio e provando a dare voce a chi si trova ad essere vittima e a chi, suo malgrado, carnefice in una relazione. Ricco di spunti di riflessione sui rapporti uomo/donna e su alcuni segnali d’allarme che spesso si fa fatica a cogliere in tempo. Dal romanzo di Daniela Piras ai documenti d’archivio con la criminologa Lorena Piras. Dalle carte del fondo della Corte d’Assise di Sassari, uno spaccato di come le donne erano inquadrate nella società e nel diritto. Nell’itinerario documentario proposto dalla Piras, ciò che emerge come filo conduttore è la condizione della donna, vittima non soltanto di omicidio o di violenza, ma del sistema giudiziario vigente e della mentalità imperante. Matrimonio riparatore e cause d’onore ad esempio, sminuivano la gravità del reato perpetrato a danno anche di giovanissime, un grande errore umano che ancora oggi trova strascichi culturali e retaggi difficili da eradicare. Un bel percorso di studio, dal Codice Zanarelli al Codice Rocco, alle leggi che inquadravano la donna “singola” non depositaria di diritti. La sua ricerca, che si concretizzerà in un libro, ha trattato storie toccanti dal come quella una giovane ragazza incinta di Sassari di buona famiglia che non potendo compromettere l’onore della famiglia, gettò il bambino dal terrazzo liberandosene per sempre, o storie di violenza su minori, come quella di Rosa, che nel 1823 aveva 5 anni ed è stata violentata da un seminarista. Storie che aimè, non hanno tempo.
Forte, incisiva e penetrante con “ Fèminas”, Claudia Aru ha messo in scena sul palco del Migaleddu un’ anteprima del nuovo spettacolo, accompagnata al pianoforte da Simone Sassu. Un viaggio tra parola e musica tra le figure femminili che hanno un ruolo specifico nella nostra società. Claudia Aru ha voluto delineare alcune di queste figure cardine della Sardegna: tra queste la donna che tiene lo stendardo alle processioni; sa coga, ossia colei che mette in pratica la medicina dell’occhio; la tziedda (la vicina di casa che ti ha visto crescere) etc. Spettacolo anche ironico dove la cantante inserisce alcuni suoi brani originali, con un parlato e un sound graffiante.
Ieri sera, da tutta la Sardegna, chi da Porto Torres, chi da Alghero e Sassari, hanno atteso lo spettacolo di Giovanni Muciaccia che ha introdotto gli spettatori nelle pagine del suo nuovo libro “Attacchi d’arte” (Rizzoli 2022). Chi non ricorda lo storico conduttore di “Art Attack”, che ha incollato alla televisione, i bambini di tutta Italia, crescendoli a “pane e arte”, », spiegando loro la teoria ma anche a sporcarsi le mani, a imparare facendo. Ecco quindi che nelle pagine di questo libro veniamo presi per mano e portati in un viaggio fantastico tra le teorie, le opere e gli esperimenti dei più grandi artisti, scoprendo concetti come il peso visivo del colore e la forma delle note musicali, fenomeni come la simmetria radiale e infinite altre meraviglie. Senza dimenticare l’aspetto pratico e ludico, sempre presente grazie alle attività, alle call to action proposte e ai tanti QR Code che rimandano ad approfondimenti e contenuti speciali. L’Arte contemporanea di cui racconta Muciaccia può essere non solo compresa ma amata con infinita passione, a condizione di avere una guida che sappia raccontarlo in modo semplice e coinvolgente, che ne semplifichi il linguaggio e lo renda davvero comprensibile a tutti. Così come ha fatto lui.